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Mal di schiena? Attenti ai molari

Una chiusura difettosa della mandibola può creare disagi imprevedibili. da curare senza perdere tempo.

 

Se una gamba fa ormai da tempo i capricci o uno strano e fastidioso mal di schiena proprio non ne vuole sapere di mollare la presa, non disperate. E prendete in considerazione l' idea di chiedere il parere del dentista di fiducia. Potreste scoprire che quei dolori dipendono da un difetto di chiusura della mandibola, un problema che gli specialisti chiamano 'sindrome algico disfunzionale dell' articolazione temporo-mandibolare'. In parole porvere, la bocca non si chiude perfettamente e il contatto tra le due arcate non è omogeneo, magari perchè manca qualche molare. In questi casi i muscoli della masticazione sono sempre in tensione, si stancano e subentra una sensazione di fastidio e dolore, accompagnata a volte anche dal mal di testa. A volte i disturbi colpiscono più lontano, arrivando appunto, a gambe e schiena.

 

Un' altra causa diffusa di malocclusione della mandibola è lo stress: la tensione porta centinaia di migliaia di persone a serrare i denti o a digrignarli persino durante il sonno. In questi casi si rende indispensabile un supporto psicologico. Esistono vari metodi per risolvere queste situazioni.Si parte dal training autogeno per arrivare fino alle terapie di rilassamento, che possono essere passive o attive. Ma il fine è sempre lo stesso: impedire che il paziente infierisca sulla propria a ogni benchè minima contrarietà della vita. In pratica è necessario imparare ad autocontrollarsi, a rilassare i muscoli della mandibola anche in presenza di eventi solitamente fonte di stress. Un programma che, a lungo andare, dovrebbe consentire di dominare l' insana abitudine a stringere i denti. Altre terapie prevedono l'uso di impacchi caldi sui muscoli interessati, le sedute di Biofeedback (un apparecchio che invia segnali acustici ogni volta che il soggetto è stressato) e l' applicazione di un vero e proprio morso da usare la notte. Sono formine di plastica chiamate bite, che assomigliano molto alle macchinette usate per raddrizzare i denti, preparate sul calco della dentatura, per niente ingombranti o fastidiose. Ma vanno usate con prudenza e comunque soltanto quando sono davvero indispensabili, perchè in caso contrario pessono peggiorare gli effetti di malocclusione.

 

Quando, invece, il problema è essensialmente fisico (e questo accade soltanto nell' 1% circa dei casi), la correzione avviene attraverso particolari esercizi funzionali stabiliti dal dentista o, nelle situazioni più importanti, tramite un intenvento chirurgico praticato con una tecnica endoscopica.