È quel ramo dell'odontoiatria, che si occupa di sostituire i denti mancanti con impianti dentali, consentendo di ripristinare sia la funzionalità che l'estetica evitando di "limare" i denti adiacenti, che sarebbero indispensabili per ottenere l'ancoraggio di una classica protesi a ponte.
Il successo della terapia implantare dipende da diversi requisiti fondamentali. Prima di tutto, è essenziale che il paziente goda di un buono stato di salute generale, disponga di tessuto osseo di qualità sufficiente e mantenga un'adeguata igiene orale, oltre a collaborare attivamente durante il trattamento. Alcune patologie, es. il diabete, possono condizionare negativamente la terapia implantare ed è per questo che sono richiesti particolare accorgimenti.
L'implantologo offre un approccio personalizzato, valutando attentamente le necessità di ogni paziente, pianificando con precisione il trattamento e fornendo programmi di mantenimento su misura, tenendo conto degli stili di vita individuali.
E' importante sottolineare che il successo degli impianti dentali può essere compromesso da abitudini come il fumo, il consumo eccessivo di alcool e una cattiva igiene orale.
Consiste nell'inserire un impianto dentale, solitamente realizzato in titanio (materiale biocompatibile), nell'osso mascellare o mandibolare, agendo da supporto per la protesi dentale. Quest'ultima può essere singola, nel caso si debba sostituire un solo dente, o multipla, se sono più elementi da rimpiazzare.
In pratica, l'impianto replica la radice del dente e ne costituisce il fondamento.
Il successo dell'implantologia dentale si basa sul processo biologico dell'osteointegrazione, in cui si sviluppa un contatto diretto e stabile tra l'osso circostante e l'impianto osseo.
Quali sono le fasi dell'intervento di implantologia?